Stellantis annuncia lo stop definitivo di queste auto: non verranno più prodotte
È certa la scelta di vietare la produzione di specifiche automobili appartenenti al gruppo automobilistico Stellantis, nato dall’accorpamento tra FCA e PSA, sotto la supervisione della holding olandese. Ecco di quali veicoli stiamo parlando.

Stellantis ha deciso di non produrre più alcune automobili. Ma allo stesso tempo vengono introdotti nuovi modelli. La direzione del marchio globale ha annunciato che non c’era altra alternativa se non quella di fermare la produzione di questi veicoli.
Ecco le auto che Stellantis non produrrà più

Dallo stabilimento di Vigo in Spagna, è arrivata la conferma in merito alla decisione di abbandonare la produzione di berline, le quali venivano prodotte da oltre 12 anni.
La Peugeot 301 e la Citroen C-Elyée sono i modelli in questione. Questi veicoli, sono più indirizzati per il Sud America e il Nord Africa, che sono mercati emergenti per le vendite di berline, o almeno così pensavamo. Per evitare di perdere la produzione e realizzare profitti, la fabbrica spagnola tenterà di smaltire i modelli prodotti e conservati in magazzino. La sospensione della linea di produzione delle berline non significa che tutta la produzione di questa famosa casa automobilistica finirà.
La fabbrica lavorerà per una vettura nuova e innovativa, la Peugeot 2008. Il nuovo orientamento di Stellantis, si concentrerà sull’innovazione e sulla modernità che garantiranno il successo dell’azienda. Dal primo trimestre del prossimo anno non esisteranno più berline come la Peugeot 301 e la Citroen Elysee.
Dunque questa decisione, è stata presa proprio per dare spazio al futuro SUV 2008. Ma la produzione di essa, per ora avviene solo nello stabilimento di Vigo in Spagna.
L’importanza della sede di Vigo in Spagna

Lo stabilimento di Vigo, in Spagna, è uno dei più grandi stabilimenti del Gruppo Stellantis in Europa, e al secondo posto nel mondo dopo Tychy in Polonia. Stellantis Vigo impiega più di 6.000 persone e può produrre circa 500.000 veicoli all’anno. Il nuovo investimento del Gruppo in questo sito produttivo ammonta a oltre 500 milioni di euro, a dimostrazione dell’importanza della sede spagnola per il mercato automobilistico europeo e internazionale.
Ma com’è nato lo stabilimento in Spagna? Nel 1958 venne fondata la Citroen Hispania, il braccio produttivo della casa francese. Inizialmente venne utilizzato un vecchio magazzino doganale, in attesa della realizzazione vera e propria del complesso. Per evitare gap con la concorrenza, oltre ad aumentare la produzione di tre modelli, parallelamente venne promossa anche la produzione di veicoli di cilindrata maggiore (come la Citroen GS).
Ma fu proprio continuando a produrre furgoni e auto a basso costo che l’azienda diventò meno vulnerabile durante la crisi finanziaria degli anni 70, quando la domanda di auto di grandi dimensioni crollò. Nonostante i problemi causati dall’impennata del prezzo del petrolio, la fabbrica continuò a crescere, anche se modestamente. Nel 1975 raggiunse il volume record di produzione di 11 automobili con circa 6.000 dipendenti, raggiungendo le 10.000 unità. Dopo che la Citroën fu acquisita da Peugeot alla fine degli anni 70, nella produzione si alternarono automobili di entrambi i marchi.