Quale modalità di ricarica è più vantaggiosa per il ciclo di vita della batteria?

Autore:
Maira Monetti

Le batterie sono particolarmente vulnerabili, e le auto elettriche non fanno eccezione poiché sono costose e rappresentano un potenziale fattore di rischio per guasti o problemi di prestazioni. Ecco qual è la modalità di ricarica più vantaggiosa, lenta o veloce, per un lungo ciclo di vita delle nostre auto elettriche.

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Capita a volte di dover interrompere le nostre normali sessioni con lo smartphone, computer o altro per effettuare una ricarica rapida o più ricariche parziali al fine di risparmiare tempo. La stessa cosa può succedere anche per i veicoli. Quale modalità di ricarica è più vantaggiosa per far durare al meglio la batteria delle nostre auto: lenta o veloce?

Ricarica auto vantaggiosa: lenta o veloce?

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Recurrent, una società indipendente che fornisce report sullo stato delle batterie e previsioni sull’autonomia a rivenditori e acquirenti di veicoli elettrici usati, ha ispezionato più di 12.500 veicoli Tesla Model 3 e Model Y e ha testato il software del sistema di gestione della batteria. Ha determinato se i meccanismi di sicurezza erano efficaci per scongiurare danni irreparabili, a causa di una ricarica impropria o di abitudini negative. Questa comparazione è stata effettuata esaminando le auto sopraindicate:

  • Per quanto concerne la Model 3, l’arco temporale considerato da Recurrent è di oltre cinque anni. Dai risultati ottenuti, le due tipologie di ricarica sono sostanzialmente simili, almeno a livello di bilanciamento finale. In entrambi i casi, partendo da una batteria carica al 100%, sia per quanto riguarda la modalità di ricarica lenta che veloce, il risultato finale dello stato di ricarica massima della batteria, è di circa l’89% dopo 5 anni.
  • Mentre per la Model Y, i test hanno mostrato una leggera differenza tra gli utenti che preferiscono fermarsi ad un Supercharger rispetto agli utenti che utilizzano stazioni di ricarica lente o wallbox domestiche. Lo stato della batteria per chi utilizza una ricarica veloce, dopo meno di tre anni, arriva al 91% di autonomia. Invece chi utilizza ricariche più lente si è notato un calo leggermente più contenuto, infatti dopo meno di tre anni, l’autonomia finale della batteria pari al 90%.

Dunque, nel complesso, non cambia molto tra la modalità di ricarica lenta e veloce.

Alcuni consigli utili

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  • Per la modalità di ricarica lenta: un rischio che si verifica alle basse temperature è la placcatura al litio. Questo è un fenomeno che colpisce le cellule quando più atomi di litio si depositano sulla superficie invece di essere assorbiti dall’anodo. In effetti, il freddo riduce la mobilità di tutti i processi e persino delle molecole. Alcune molecole possono penetrare all’interno mentre la batteria si riscalda, mentre altre rimangono cristallizzate all’esterno e possono, in definitiva, influenzare le prestazioni della batteria. Per evitare questo evento, il sistema limita, o mette in pausa, la velocità di ricarica fino al raggiungimento della temperatura ottimale (un po’ come quando carichiamo il nostro iPhone). Pertanto è meglio evitare di fermarsi presso una colonnina di ricarica quando la batteria è ancora fredda. Questo perché il rivestimento al litio può causare cortocircuiti in casi estremi.
  • Per la modalità di ricarica veloce: è necessario preparare la batteria quando si deve effettuare ricariche veloci. La batteria deve essere effettivamente raffreddata e preparata per le velocità di ricarica più elevate.