Nissan lancia l’auto che legge nel pensiero, ecco il prototipo da fantascienza
Il progresso tecnologico non sembra avere limiti, ancora una volta tecnologia e motori vanno a braccetto e varcano nuove frontiere, fino a quelle di leggere nella mente umana. Arriva il prototipo di Nissan realizzato in collaborazione con il Politecnico di Losanna, l’auto che ci legge nel pensiero e anticipa le azioni dell’uomo alla guida, così da facilitarcela.
Nissan, ecco l’auto che legge nel pensiero
Presentato allo Show per l’Elettronica di Consumo che si tiene ogni anno a Las Vegas, il nuovo prototipo di Nissan promette davvero grandi cose e ci proietta ancora di più verso le auto del futuro, quando i veicoli in circolazione saranno esclusivamente a guida autonoma. Stavolta però, il meccanismo usato dal sistema dell’auto intelligente è diverso, poiché il guidatore rimane al volante, ma le sue azioni sono lette in anticipo dalla vettura stessa, e quindi facilitate nella manovra.
Grazie a uno speciale casco infatti l’auto riesce a leggere nel pensiero del pilota, così da facilitarne la guida della macchina. Il casco, di dimensioni ridotte tanto da essere paragonato più ad una cuffia, raccoglie le onde cerebrali del guidatore e le analizza per capire quali sono i suoi pensieri in vista dell’azione che sta per compiere al volante. Sembrerebbe pura fantascienza, ma i ricercatori del politecnico di Losanna assicurano che non è così.
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Auto intelligente Nissan, ecco come funzione
La cuffia utilizza sensori usati per l’elettroencefalogramma, sensori capaci di poi di trasmettere a loro volta gli impulsi all’auto. Se quindi il guidatore ha intenzione di accelerare, o frenare, o svoltare, l’auto lo sa in anticipo e può quindi prepararsi con qualche millesimo di secondo in anticipo sulla manovra da svolgere, così da agevolare l’azione del conducente e renderla più piacevole.
La funzione dell’auto intelligente è anche quella di prevenire pericoli, in caso invece ci si appresta a raggiungere un semaforo rosso e il guidatore non mostra le intenzioni di fermarsi, l’auto avvisa della pericolosità destando l’attenzione del guidatore sul semaforo. In questo caso quindi la tecnologia si integra all’uomo offrendo un supporto valido che non nega il piacere della guida e lo sostituisce come con il self driving car, bensì cerca di rendere l’azione ancora più bella, sicura e rilassante.

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