Multa annullata autovelox: ecco quando è possibile
Multa autovelox che ancora una volta fa notizia, in merito al suo annullamento. In questi ultimi giorni si rincorre sulle testate giornalistiche e sul web, la notizia che la Corte di Cassazione con una sentenza, abbia decretato l’annullamento di una multa messa a punto con l’autovelox. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, e di meglio comprendere quando vi siano davvero le condizioni per presentare un ricorso, e quando invece, basterà andare a ridurre la nostra velocità di guida, per evitare sanzioni.

Multa per eccesso di velocità: quando entra in gioco l’autovelox
Ancora una volta balza agli onori della cronaca, l’annullamento di una multa fatta scattare dall’autovelox. Malgrado siano sempre più diffuse le App in grado di allertare per tempo gli automobilisti alla guida, della presenza lungo il tragitto di postazioni autovelox fisse e mobili, le multe fioccano.
Giusto per avere un’idea di quanto ammontino le sanzioni amministrative in caso del superamento dei limiti di velocità, possiamo ricordare che:
- Se il superamento del limite è compreso tra i 10 e i €40 Km/h oltre la velocità consentita, la sanzione sarà tra € 173 e i €695
- Se il superamento del limite è compreso tra i 40 Km/h e i 60 Km/h in più del limite, la sanzione sarà compresa tra i € 544 e i €2.174
Multa per eccesso di velocità: può essere annullata?
Da recenti notizie che stanno facendo il giro della rete, pare che la multa messa a segno per mezzo dell’autovelox, in alcuni casi, possa essere annullata.
Si legge in diversi casi che se viene a mancare la giusta distanza e visibilità del cartello che segnala la presenza dell’autovelox, la Corte di Cassazione abbia potere di annullare le sanzioni. Da tenere presente che l’autovelox deve trovarsi ad almeno un chilometro di distanza dal cartello che lo segnala, ed essere ben visibile all’automobilista che sta sopraggiungendo.
A quanto pare questa sarebbe la conclusione a cui si è giunti dopo che sia stata avviata una contestazione tra l’Unione dei Comuni e un automobilista. Questi si era visto recapitare una sanzione amministrativa con decurtazione dei punti sulla patente, a cui aveva posto ricorso.
Il ricorso dell’automobilista è stato accettato, portando così all’annullamento della multa, e della conseguente sanzione. La notizia di tale sentenza ha alzato un vespaio di polemiche, favorendo l’avvio a possibili ulteriori ricorsi, intrapresi da automobilisti che hanno vissuto situazioni molto simili.
Facciamo chiarezza: stanno davvero così le cose?
Doveroso a questo punto fare un po’ di chiarezza, a seguito delle notizie fuorvianti, che stanno circolando nelle ultime settimane. La notizia a quanto pare è vera, ma va chiarito che la distanza a cui si fa riferimento nella sentenza della Suprema Corte non è da intendersi quella tra il segnale di preavviso e l’installazione dell’autovelox. Si dovrà tenere conto della distanza tra l’apparecchiatura e il cartello che indica il limite di velocità.
Tale parametro si prevede chiaramente dalle norme attuative, in merito al controllo della velocità, dei veicoli. A quanto pare quindi la tanto sbandierata notizia di un possibile ricorso in tali termini, risulta essere poco attendibile. Di fatto, nessuna news a favore di coloro che si vedono recapitare una multa autovelox, e vorrebbero intraprendere la strada del ricorso.