Guida autonoma, anche il colosso cinese Baidu si getta nella mischia
Stop ai test a guida autonoma? Ma nemmeno per sogno, mentre Apple e BMW intensificano cercando di approfittare della frenata forzata di Uber, anche in Cina si guarda con ottimismo al self driving car, un nuovo competitor si fa avanti, si tratta di Baidu.
Baidu si lancia sulla guida autonoma
Il terzo motore di ricerca al mondo, com’è stato definito dagli esperti di Netmarketshare, si lancia ora alla conquista della guida autonoma. La sfida a Google, dopo aver insidiato le pagine del web, ora è volta sulla strada. Come Big G in precedenza, ora anche Baidu, popolare motore di ricerca cinese, prova la strada del self driving car, noncurante dei pericoli e delle insidie che giungono dagli USA in seguito alla tragedia avvenuta in Arizona, dove una macchina a guida autonoma di Uber, ha investito e ucciso una donna che attraversava la strada.
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Permesso accordato per Baidu, che ora potrà testare la sua tecnologia sulle strade di Pechino. L’obiettivo della sua tecnologia, nata dalla partership con Nvidia, è quello di arrivare alle auto senza pilota entro il 2020. Al momento però sembra quasi impensabile passare dall’attuale livello 3 al livello 5 in soli 2 anni. A
Ad ogni modo, non ci troviamo certo di fronte a degli sprovveduti, lo scorso gennaio durante il CES di Las Vegas, Baidu ha presentato il sistema di parcheggio autonomo servendosi della tecnologia di ZF. Tale sistema è stato ribattezzato ZF ProAI, e si basa naturalmente sull’intelligenza artificiale. Presto sarà applicato in Cina sulle Pand Auto, vetture utilizzate per il car sharing.

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