Google e Uber in guerra per la guida autonoma, le due big sono già in tribunale
La guida autonoma finisce nelle aule di tribunale. Si fa sempre più clamore intorno al processo che negli USA vede opposti Uber e Google con quest’ultimo che ha accusato il colosso di trasporto automobilistico di aver rubato segreto industriali trafugando ben 14 mila documenti inerenti il progetto Waymo di auto a guida autonoma.
Guerra Google e Uber per la guida autonoma
Una vera e propria cospirazione secondo Google, e l’immancabile miliardo di dollari in ballo in caso dovesse avere ragione Big G. I fatti però sembrano essere un tanto più complessi. bandolo della matassa è l’ex ingegnere Waymo (e quindi Google) Anthony Levandowski, responsabile di aver girato i documenti incriminati alla ditta rivale. I fatti però al momento sono questi, almeno secondo la versione di Uber: Levandowski lascia Google per avviare una sua personale società, la Otto, da qui poi decide di vendere le sue informazioni relative alla guida autonoma a Uber.
Leggi anche: Hyundai accelera sulla guida autonoma, test a 110 km/h in autostrada
Naturalmente Google non ci sta e sostiene che la cospirazione stia proprio in questo passaggio, aver cioè fatto finta di voler aprire una personale società tecnologica, per poi poter rivendere tranquillamente quello che era il suo progetto quando lavorava per Google. In tutto questo, Lwvandoswki ha chiesto di non essere presente in aula in qualità di testimone, poiché altre cause lo vedono protagonista, e non vorrebbe affermare cose che possano poi ledere la sua condizione nelle personali battaglie legali.
Gli altri esperti del settore guardano con grande interesse all’intera vicenda, poiché il rischio che lo scenario aperto dal processo possa creare problemi a tutto il mondo tecnologico, nello specifico alle tecnologie per le auto a guida autonoma, è tangibile. Il timore infatti è che le varie alleanze che le due aziende hanno stretto, possano finire per essere trascinate nella scia distruttiva del futuro sconfitto. Da una parte Volvo (con Uber) dall’altra FCA (con Waymo e Google).

Leggi anche: Guida autonoma, sorgono nuovi dubbi sulla fattibilità, ma Black Mirror insegna