Fiat Chrysler cerca un accordo negli USA con i proprietari dei veicoli diesel “truccati”

Massimiliano Grimaldi
  • Direttore responsabile
22/12/2017

Sono iniziati in questi giorni i colloqui tra Fiat Chrysler Automobiles e gli avvocati che rappresentano i proprietari dei veicoli interessati nello scandalo emissioni che ha colpito negli Stati Uniti il gruppo italo americano lo scorso anno. Inoltre sarebbero anche cominciati gli incontri tra i legali di FCA e il Dipartimento di giustizia. Si stima che negli Stati Uniti siano state colpite complessivamente 104 mila automobili del gruppo di Sergio Marchionne vendute dal 2014 in poi. Il numero di proprietari rappresentati nei colloqui non è stato divulgato.

Fiat Chrysler: sono iniziati i colloqui con i legali dei proprietari dei veicoli coinvolti nel dieselgate negli USA

I documenti contenenti le proposte delle parti sono stati scambiati, secondo il supervisore del tribunale Ken Feinberg. Il fornitore di componenti tedesco, Bosch, che è anche implicato nelle cause legali, ha partecipato ai colloqui. L’accordo potrebbe essere raggiunto già a marzo 2018, quando i test sui veicoli saranno completati. Questo test esaminerà i risultati di una correzione proposta da Fiat Chrysler Automobiles, con una revisione dei risultati che dovrebbero essere resi noti entro maggio.

Fiat Chrysler conferma che la sua posizione è molto diversa rispetto a quella di Volkswagen

Dal momento che lo scandalo Dieselgate è scoppiato per la prima volta alla fine del 2015 coinvolgendo il gruppo tedesco di Volkswagen, Fiat Chrysler è stata menzionata frequentemente per aver utilizzato dispositivi di frode simili a quelli della casa automobilistica di Wolfsburg. Il gruppo italo americano però ha sempre rispedito al mittente queste accuse dicendo che la sua posizione è molto diversa rispetto a quella della società tedesca. Volkswagen negli Stati Uniti ha dovuto pagare oltre 30 miliardi di dollari tra multe, risarcimenti e rimborsi per risolvere il caso.

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Fiat Chrysler Automobiles: sono iniziati i colloqui con i legali dei proprietari dei veicoli coinvolti nel dieselgate negli Stati Uniti

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