Ferrari cattiva ed equilibrata, questa la ricetta per il prossimo mondiale di F1
Parola d’ordine: vincere. Per il prossimo mondiale non ci saranno compromessi, La Ferrari ha un solo scopo, tornare ad alzare trofei e Marchionne vuole finalmente una Rossa cattiva, quella cattiveria che è sinonimo di abnegazione, talento e pragmatismo estremo, il fattore da non sottovalutare, quello che ti permette di sfruttare gli errori e le opportunità minime che gli avversari ti concedono.
Ferrari 669, passo lungo e cattiveria
Prima di avere dedicarsi alla politica con Liberty Media per i regolamenti futuri, la Ferrari deve avere la meglio sulla pista con la rivale di sempre, la Mercedes. L’equilibrio sarà la strategia da seguire per arrivare ad alzare finalmente quel trofeo che la tradizione illustre che la contraddistingue chiede a gran voce ormai da troppo tempo.
Il progetto 669 della nuova Ferrari compie ogni giorno passi avanti interessanti, i tecnici lavorano per ottenere i progetti della eccellente SF70H cancellandone ovviamente i difetti. Dunque, passo leggermente più lungo, utile ad avere più stabilità e generare più carico in quelle curve veloci che hanno fatto tanto grande proprio la Mercedes in questi anni.
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Ma dicevamo cattiveria ed equilibrio. La prima per sfruttare al massimo ogni pertugio, così da concretizzare finalmente il grande lavoro svolto dal team. La seconda invece per presentare una macchina capace di gareggiare a livelli alti su tutte le piste, così da evitare le magre figure di Monza o Silverstone, poiché sarà impensabile compensare pessimi risultati come quelli appena elencati nonostante le grandi prestazioni ottenute ad esempio a Montecarlo e Budapest. Cattiveria ed equilibrio, quindi. Questa la ricetta per far tornare la Ferrari sul tetto del mondo. Gli avversari sono avvisati.

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