Come richiedere una visura al Pra, il Pubblico Registro Automobilistico

Autore:
Erika Vettori

Come possiamo richiedere una visura al Pra, meglio noto come Pubblico Registro Automobilistico? In questo articolo andremo a spiegare quali sono tutti i passaggi da dover compiere per poterlo fare nel modo corretto. 

Automobile, Fermo
Photo by Skitterphoto – Pixabay

Iniziamo col dire che l’automobile è un bene mobile registrato. Come tale, i dati ad essa relativa sono contenuti in un apposito registro. Il registro italiano è pubblico, contrariamente a ciò che accade in alcuni paesi europei o extra europei. Chiunque, quindi, in Italia può accedere liberamente alle informazioni di una vettura presso il PRA.

Visura al PRA: che cos’è nel dettaglio

E’ l’ACI che risponde dettagliatamente a come si fa una visura al PRA, definendo due tipologie di visura: l’attuale e quella storica. In entrambi i casi, è possibile effettuare la ricerca attraverso il codice fiscale del soggetto per cui viene richiesta la visura. La ricerca è effettuata in modo esclusivo nell’archivio automatizzato del Pubblico Registro Automobilistico.

Rilevante come i veicoli che dal 1993 non sono stati oggetto di eventi per cui è previsto obbligo di annotazione al PRA, non siano confluiti nell’archivio automatizzato. Pertanto, non potranno mai risultare nell’ambito della visura nominativa. Ma che differenza c’è, quindi, tra la visura attuale e quella storica? La prima riguarda i veicoli intestati al soggetto in questione alla data della richiesta. Vi possono rientrare anche le vetture che sono state radiate o per le quali è stata annotata la perdita di possesso. La visura nominativa storica è, invece, riferita ai veicoli che sono stati intestati nel tempo al soggetto, ma che alla data del controllo non sono più in possesso dello stesso, per perdita di possesso oppure per vendita del bene mobile registrato.

Auto, Archivio
Photo by vratislavklega0 – Pixabay

Come si richiede la visura?

La visura al PRA non è gratuita, salvo i casi previsti dalla legge italiana. La visura attuale, infatti, costa 6 euro per ogni nominativo richiesto e sei euro per ogni visura su targa estratta. Quella storica, invece, ha un costo di 25,63 euro per ogni nominativo richiesto. Per poter accedere al servizio, qualunque sia la visura che ci serve, è necessario fare domanda presso una qualsiasi unità territoriale ACI-PRA, utilizzando un particolare modulo di visura normativa che si trova sul sito web in questione.

Ma a che cosa può servire la visura? A cosa servono tutte queste informazioni? Esse sono utili per poter verificare tutte le informazioni che riguardano i dati tecnici di un veicolo. Pensiamo, ad esempio, alla cilindrata, al cavalli, al tipo di uso, al codice identificativo, al numero di telaio oppure alla marca della vettura stessa. Non solo, è utile per conoscere i dati anagrafici del proprietario (nome, cognome, la data ed il luogo di nascita, luogo di residenza, domicilio ecc.), nonché per verificare la presenza di eventuali ipoteche sul bene stesso.

Può servire, dunque, se vogliamo acquistare una vettura da un privato, anche perché possiamo calcolarne il bollo in base alla potenza di essa. Non solo: offre informazioni sul certificato di proprietà, che attesta la proprietà dell’auto e che viene consegnato subito dopo il passaggio di proprietà, al fine di evitare frodi che sono sempre più frequenti nel mondo delle vendite automobilistiche e non solo.