Come ottenere la targa provvisoria

Autore:
Erika Vettori

Può succedere di dover circolare con una targa provvisoria, per una determinata serie di motivi. Come la possiamo ottenere e qual è la procedura giusta da seguire per poterla avere? Si tratta, ovviamente, di casi particolari, che in ogni caso meritano attenzione, per non incorrere in sanzioni. Cerchiamo di saperne di più attraverso questo articolo.

Targa,
Photo by blickpixel – Pixabay

Se l’auto, per alcune ragioni, pur essendo immatricolata in modo regolare ha bisogno di una targa provvisoria, dobbiamo seguire una particolare procedura. Pensiamo al caso più frequente: quello della targa per esportazione, cioè perché il veicolo dovrà circolare in modo definitivo in uno stato straniero. Si ha bisogno, quindi, di una targa provvisoria, ma i casi possono essere molteplici. Pensiamo, ad esempio, al caso di conduzione al collaudo di una vettura che è stata appena modificata, oppure per poter trasportare altri veicoli o dei rimorchi.

Targa provvisoria: come si fa ad ottenerla per l’esportazione

Come prima cosa, dobbiamo fare una richiesta allo sportello ACI. La persona che richiede la targa provvisoria dovrà compilare un apposito modulo al fine di ottenere la richiesta, ad esempio, per la targa di esportazione. Il modulo in questione è possibile scaricarlo anche attraverso il sito internet dell’ACI. Si dovrà, inoltre, allegare i propri documenti, la carta di circolazione in copia, il certificato di conformità e la radiazione per l’esportazione all’estero.

In questo caso, se tutto procede secondo i canoni, la persona in questione riceverà, oltre alla targa provvisoria, il cosiddetto Foglio di Via, nel caso di esportazione. Di che si tratta? Si tratta di un documento in cui sono indicate tutte le caratteristiche dell’autovettura in questione, così come il tragitto da seguire per recarsi all’estero. Se l’iter non viene effettuato i questo modo, le sanzioni possono essere anche molto salate. Si va, infatti, da un minimo di  25 euro di multa, fino ad arrivare ad un massimo di 335 euro.

Nei casi peggiori, è possibile che si arrivi anche al sequestro della vettura in questione. Se la sanzione non viene pagata entro il termine, avremo una maggiorazione dell’importo da un minimo di 41 euro fino ad un massimo di 168 euro. In caso di recidiva fino a tre volte, si andrà da un minimo di 84 euro fino a 335, con confisca del veicolo.

 

Targa, Automobile
Photo by Pexels – Pixabay

Collaudo o trasferimento: come ottenerla

Per ciò che concerne il collaudo o il trasferimento, ricordiamo che essa può essere assegnata a chiunque ne faccia richiesta. La propria sequenza è alfanumerica ed è attribuita dall’Ufficio Immatricolazione. In ogni caso, il richiedente deve presentare tutti i suoi dati anagrafici, compresi i dati tecnici ed identificativi del veicolo. Il periodo di validità della targa provvisoria è, in genere, di 60 giorni, ma per particolari esigenze, ad esempio nel caso di un collaudo di vetture nuove che non sono state ancora immatricolate, è possibile che venga deciso dalla Motorizzazione Civile un termine più lungo. Questo termine, in ogni caso, non può durare di più di 180 giorni.

Il veicolo dovrà essere, in ogni caso, coperto da assicurazione RCA. Si può effettuare un’assicurazione auto temporanea, se lo riteniamo opportuno. La targa temporanea ha un costo: in totale, sono necessari 26,20 euro, da versare in due distinti momenti.

Targa provvisoria: immagini e foto

In questa gallery troverete immagini e foto circa l’uso della targa provvisoria.