Come gli hacker possono violare la sicurezza di un veicolo?

Autore:
Maira Monetti

Il pericolo rappresentato dagli hacker automobilistici sta diventando sempre più evidente e il numero di queste “invasioni” è in aumento nel tempo. Ecco infatti alcune tecniche di difesa, al fine di contrastare tale fenomeno.

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Nell’industria automobilistica, sviluppi e sistemi hanno portato ad automobili sempre più connesse. Il problema sorge nel momento in cui vige il rischio di hacker. In effetti, i vantaggi delle multifunzioni derivanti dalla connessione ai sistemi informatici sono incompatibili con il crescente pericolo di attacchi hacker.

Hacker delle auto: ecco come viola la sicurezza del veicolo

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Secondo il Global Automotive Cybersecurity Report, questi episodi stanno diventando sempre più comuni in tutto il mondo, causando notevole preoccupazione tra conducenti e produttori. Sono in atto varie misure di sicurezza per salvaguardare i dispositivi che utilizziamo oggi, inclusi computer o smartphone, a causa della prevalenza degli attacchi di pirateria informatica. La stessa cosa accade anche per le automobili connesse, anche se in questo caso il discorso è diverso.

L’esatta terminologia in quest’ultimo caso è  “car hacking”, ossia un’attività criminale svolta da hacker di tutto il mondo per rubare dati personali e assumere il controllo dei sistemi informatici che accedono alle automobili. I rischi potenziali di un car hacking sono notevoli, poiché l’autore del reato può impossessarsi in qualsiasi momento dei sistemi del veicolo.

Proprio come i normali sistemi informatici, gli hacker automobilistici possono sfruttare le fragilità del software, dell’hardware e dei sistemi di comunicazione dell’auto per ottenere l’accesso. Il car hacking non è un fenomeno nuovo e, dato che attualmente circa 250 milioni di automobili sono connesse a Internet, il rischio di essere hackerati potrebbe essere dietro l’angolo.

Le connessioni Wi-Fi e Bluetooth utilizzate per dispositivi di navigazione, smartphone ecc. sono le più interessate da questo pericolo. Altri elementi di connettività già presi di mira dagli hacker includono il cruise control adattivo e i sistemi di frenata automatica di emergenza.

Tuttavia, il problema non è limitato e può diffondersi a più unità contemporaneamente. Infatti, un hacker che riesce ad entrare in una centralina può sfruttare le sue connessioni con altri veicoli per penetrare nei suoi sistemi. Dunque, una volta hackerata un’auto, il pirata informatico può passare ad altri veicoli in brevissimo tempo. Nel caso di hackeraggio ad un veicolo, la situazione è ancora più grave, rispetto per esempio ad uno smartphone.

Se un hacker dovesse infiltrarsi nella centralina che comanda l’apertura e la chiusura delle porte o nel sistema di controllo degli airbag, questi sistemi potrebbero non funzionare correttamente o smettere proprio di operare in caso di incidente, mettendo a rischio seriamente la propria incolumità e quella degli atri passeggeri.

I casi di hackeraggio aumentano sempre di più. Infatti, nel 2019 la società di car sharing car2go fu vittima di tale fenomeno. Più di 100 auto di lusso furono rubate dopo che il sistema di sicurezza venne violato. Oltre ai furti, furono presi anche i dati personali degli utenti che utilizzano i servizi di car sharing. Nello stesso anno, l’Unione Europea decise di stanziare 450 milioni di euro per finanziare lo sviluppo e l’implementazione di dispositivi tecnologici per la sicurezza informatica nelle auto connesse.

Come difendersi dagli attacchi degli hacker?

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Sebbene la minaccia degli attacchi hacker stia diventando sempre più evidente, non ci sono ad oggi modi per scongiurare gli attacchi informatici. L’organizzazione ISAC (Information Sharing and Analysis Center) raccoglie informazioni sulle minacce informatiche e lavora per identificare i sistemi di protezione del software che limitano l’accesso ai connettori del veicolo da parte di hacker sofisticati.

Le case automobilistiche, monitorano e indagano sugli errori software che potrebbero essere scoperti dagli hacker. Per tale ragione, è importante che l’utente accetti gli aggiornamenti offerti dal sistema e che possano essere scaricati automaticamente anche quando il veicolo non viene utilizzato. Questo aggiornamento, infatti, fornisce una nuova versione del software di infotainment in grado di bloccare l’accesso ai canali degli hacker.