Chi risarcisce il danno in caso di incidenti con auto a guida autonoma?

Autore:
Maira Monetti

Per guida autonoma, si intende: quei veicoli in grado di marciare su strada da soli senza la presenza di una persona. Questo è possibile grazie ai sistemi di assistenza alla guida e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Ma chi risarcisce in caso di incidenti?

Guida, Autonoma
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Con la guida autonoma, i veicoli possiederanno la capacità di avvertire l’ambiente circostante e prendere decisioni autonome al fine di raggiungere una specifica destinazione, utilizzando il percorso più efficiente, senza necessitare di aiuto esterno. Ma chi paga se quest’ultimo causa un sinistro stradale?

Chi risarcisce in caso di sinistri stradali causati dalla guida autonoma?

Incidenti, Auto
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Nel contesto normativo attuale, la responsabilità dei sinistri stradali causati dai veicoli a guida autonoma, ricade sui costruttori anziché sui conducenti. Infatti la proposta di legge inglese offre l’esenzione ai conducenti, in caso di incidenti automobilistici causati da veicoli autonomi mentre si trovano in modalità di guida senza conducente. Le case costruttrici dunque, saranno soggette al risarcimento e, in casi più seri, ci sarà anche una sanzione penale.

Ci sono tutte le carte in regola per approvare tale legge, persino le compagnie di assicurazione e le aziende che sviluppano questa tipologia di guida, sono d’accordo con tale proposta. Questo perché, semmai dovesse essere approvata, le persone saranno meno diffidenti in merito a questa guida innovativa e rivoluzionaria.

A onor del vero, i benefici dei veicoli a guida autonoma sono importanti. Sia in merito all’ambiente, in quanto essi possono ottimizzare la guida, riducendo il traffico consumando di meno, il che si traduce in zero emissioni di gas nocivi per l’ambiente. Sia dal punto di vista sociale, questi veicoli possono essere utilizzati per il trasporto di anziani e disabili, migliorando così la loro mobilità e indipendenza.

Il caso della donna investita da un robotaxi a San Francisco

Taxi
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Qualche settimana fa, a San Francisco, una donna è stata gravemente ferita in quanto investita da un robotaxi della società Cruise. Quest’ultima in realtà giaceva già a terra, in quanto era stata poco prima investita da un’altra auto. È stata immediatamente trasportata in ospedale per ricevere cure intensive. L’incidente in questione ha riaperto il dibattito sulle autovetture senza conducente e sull’efficacia delle valutazioni effettuate in merito all’intelligenza artificiale.

In realtà ciò che è accaduto, non è colpa del robotaxi di Cruise. È stata proprio la responsabile delle comunicazioni di Cruise, Hannah Lindow, a riportare cosa è successo nel dettaglio (registrato tutto dal robotaxi in questione), affermando che:

Verso le 21:30 del 2 ottobre, un veicolo a guida umana ha colpito un pedone mentre viaggiava nella corsia immediatamente a sinistra di un Cruise AV. L’impatto è stato violento e ha lanciato il pedone direttamente davanti al robotaxi. L’AV ha quindi frenato in modo aggressivo per ridurre al minimo l’impatto. Il conducente dell’altro veicolo è fuggito, mentre il robotaxi Cruise è rimasto sul posto per consentire alla polizia di svolgere le indagini.

Dunque, in questo caso, l’errore non è stato del taxi a guida autonoma in questione.

La decisione presa dall’ente governativo, è stata quella di diminuire il numero di robotaxi nelle città. In questo caso, a San Francisco, Cruise ha il permesso di utilizzare un massimo di 50 robotaxi durante il giorno, e fino a 150 durante la notte.