BMW: in dubbio la Joint Venture per Mini in Cina
La joint venture Spotlight Automotive tra BMW e Great Wall per la produzione di veicoli elettrici Mini in Cina potrebbe essere in pericolo di fallimento. I confini strategici e culturali potrebbero rivelarsi troppo grandi, secondo i media tedeschi. Nel luglio 2018, BMW e Great Wall Motor hanno firmato un accordo per la produzione di veicoli elettrici a marchio Mini in Cina. Ulteriori dettagli sono trapelati questa primavera: con un occhio su un nuovo impianto, Spotlight Automotive ha calcolato una capacità produttiva di circa 160.000 auto elettriche all’anno e un volume di investimenti di 5,1 miliardi di yuan (circa 670 milioni di euro).
BMW e Great Wall forniranno alla joint venture stessa un capitale di 1,7 miliardi di yuan (circa 220 milioni di euro) per iniziare. Questa notizia può essere fatta risalire a un rapporto riferito al manager della Grande Muraglia Wang Fengying. Ma ora i media tedeschi scrivono che i colloqui sono bloccati su questioni fondamentali: “alcuni addetti ai lavori a Monaco pensano addirittura che sia possibile un completo fallimento”, scrive il giornalista Max Hägler per Sueddeutsche Zeitung. I viaggi a lungo pianificati degli ingegneri BMW verso il nuovo partner in Cina sono stati annullati.
Il rapporto presuppone inoltre che, a causa dei dati economici scarsi, gli investimenti siano esaminati più attentamente. Inoltre, l’imminente cambio di gestione in BMW potrebbe svolgere un ruolo importante in questa decisione. In questo ambiente, le perdite per attrito tra partner culturalmente molto diversi hanno naturalmente un peso maggiore. Viste diverse possono portare il progetto a diventare significativamente più costoso di quanto pianificato alla fine.
Le richieste poste sulla piattaforma comune dei veicoli potrebbero anche rivelarsi molto diverse. Secondo il rapporto, la BMW non vuole discostarsi dai suoi standard di qualità e sicurezza, ma Great Wall punta su una produzione che sia soprattutto economica. A Monaco si parla di “aspettative deluse” e che “ogni mese di ritardo è problematico”. Che cosa questo significhi per i piani di Mini in Cina non può essere stimato al momento.
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