Batteria litio-zolfo e grafene 3D di Lyten: la nuova scommessa di Stellantis
Il mondo delle auto elettriche non si ferma. Tante sono le aziende che apportano novità, modifiche, strumenti che migliorano i modelli già esistenti. Stellantis non è da meno e studia per la realizzazione di batterie litio-zolfo insieme al grafene 3D di Lyten. I curiosi aspettano, le case automobilistiche guardano con estremo interesse. Sarà la mossa vincente?

Stellantis ci prova. Investirà nella batteria litio-zolfo e nel grafene 3D di Lyten. Gli appassionati, curiosi ed esperti del settore delle auto elettriche sono in attesa della grande novità. Una vera e propria rivoluzione in termini di autonomia per le auto elettriche. Si punta infatti a raddoppiare la capacità attuale delle e-car.
Quella della carica, infatti, è una questione che non nasconde perplessità e problematiche. Molte sono infatti le persone che desistono dall’acquisto della vettura elettrica proprio per la difficoltà a reperire uno spazio adatto a ricaricare.
Stellantis quindi si prepara e studia una piattaforma STLA, ne seguirà la creazione di veicoli elettrici con maggiore efficienza. Ovvio che questo tipo di progetti non nascono e soprattutto si sviluppano in maniera autonoma. L’azienda, infatti, cerca dei partner per lo sviluppo delle idee alla base anche per l’investimento in Lyten che promette di essere davvero importante.
Lo sviluppo della batteria litio-zolfo quindi è partito. Come abbiamo detto i curiosi ed esperti sono alla finestra ma lo stesso si può dire per le moltissime case automobilistiche che da anni immettono sul mercato modelli elettrici di assoluta qualità. È innegabile il fatto che negli ultimi anni l’attenzione su tutto ciò che ruota intorno alle e-car abba registrato una crescita di interesse davvero esponenziale.
La produzione partirebbe a tutti gli effetti dal 2025/2026, questa tecnologia Li-s andrebbe a fornire più del doppio della densità energetica attuale delle batterie che si basano sugli ioni di litio. L’alimentazione LytCell avrebbe una capacità tale da arrivare fino a 900 Wh/kg.
Numeri incredibili che fino a qualche tempo fa sembravamo irraggiungibili.
Litio-zolfo, un salto nel futuro

Ma qual è il segreto che porterebbe Stellantis a compiere un passo così importante? Tutto farebbe riferimento alla tecnica di Sulphur Caging grazie alla quale sarebbe sbloccato tutto il potenziale dello zolfo. Ciò eviterebbe un problema di degrado prematuro delle celle che ne aveva compromesso l’uso nelle vetture elettriche, detto effetto navetta del polisolfuro.
Ma sono anche altre le caratteristiche che identificano la combinazione litio-zolfo: non ci sono il nichel, il cobalto e il manganese mentre il carbonio è inferiore al 60% se si raffronta con le batterie che conosciamo al giorno d’oggi.
Grafene in 3D
Ma Stellantis non finisce di stupire e ricercare. Infatti, si concentrerà anche nella ricerca di grafene 3D, ulteriore asset strategico di Lyten. La differenza, fanno sapere dall’azienda, con le forme bidimensionali di grafene è che la produzione del Lyten 3D Graphene è stata verificata in maniera indipendente come carbon neutral su larga scala.
La conversione di gas serra in una nuova classe di materiali con alte prestazioni porta questi ultimi in applicazioni che andranno a decarbonizzare i settori che sono più difficili.